giovedì 8 ottobre 2009

Giorgio, fammi un monito!

Piu' alla frutta di cosi', povero omino, non si puo'.

Chi lo tiene al GUINZAGLIO, dicasi dell'omino, e' la ideologia FOLLE del MACCCARTISMO
Il MACCARTISMO...COSA E'...???


Il maccartismo fu un periodo della storia degli Stati Uniti caratterizzato dall'intenso sospetto anticomunista, durato dai tardi anni quaranta fino a circa la metà del decennio successivo.
Prende il nome da Joseph McCarthy, senatore Repubblicano del Wisconsin attivo in politica in quegli anni.

Questo periodo è conosciuto anche come la seconda paura rossa.

In questi anni vi furono crescenti paure di "influenze comuniste" sulle istituzioni statunitensi, favorite anche dalla scoperta di clamorosi casi di spionaggio a favore dell'Unione Sovietica, dall'aumento della tensione causato dal consolidarsi dell'egemonia sovietica sull'Europa orientale e dal successo della rivoluzione cinese (1949) e dalla Guerra di Corea (1950-1953).

Si considera che il maccartismo abbia avuto termine nel 1954, quando una commissione del Senato votò una mozione di censura contro Joe McCarthy, in seguito ad una campagna che egli aveva condotto contro alti gradi dell'esercito, che accusava di simpatie comuniste.
Per estensione, il termine maccartismo può indicare un atteggiamento accusatorio e/o persecutorio verso persone o gruppi ritenuti sovversivi, pur in assenza di valide prove a sostegno.


E l'OMINO, e' totalmente in mano di quei FOLLI ARTERIOSCLEROTICI, o **finti turisti** nel nostro Paese e loro FOLLI ideologie da NEURODELIRI

Come sostiene il Buon Umberto Eco: il Nemico Immaginario..una Bufala

Il Link:
http://it.wikipedia.org/wiki/Maccartismo

Buona Lettura

Piermaria M. 08.10.09 01:38

Preso a prestito dal blog di Beppe Grillo, restituibile a richiesta.

http://www.beppegrillo.it/2009/10/70000_negozi_senza_scudo_fiscale.html

I poteri del Presidente della Repubblica.


Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse. Non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura.


Il Presidente della Repubblica, prima di promulgare la legge, può con messaggio motivato alle Camere chiedere una nuova deliberazione. Se le Camere approvano nuovamente la legge, questa deve essere promulgata.


Nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, nomina i ministri.

Nomina cinque dei quindici giudici della Corte Costituzionale.

Può nominare senatori a vita cinque cittadini italiani che si siano distinti per particolari meriti nei confronti del Paese.


Presiede il Consiglio superiore della magistratura (CSM), l'organo di autogoverno dei giudici.

Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione. In tali casi è messo in stato di accusa dal Parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri.


Il Presidente della Repubblica, prima di assumere le sue funzioni, presta giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione dinanzi al Parlamento in seduta comune.

Fonte: http://www.edscuola.it/archivio/ped/civica/presidente.html

Giorgia Meloni si infuria in un'intervista della Abc sugli scandali di Berlusconi

La legge è uguale anche per lui.



7 ottobre 2009.

Dopo due giorni di discussioni, minacce e pressioni, la Corte Costituzionale ha detto chiaro e tondo (si spera, vedremo la motivazione) che la legge è uguale per tutti. Sarebbe bastato un minuto per ribadire l'articolo 3 della Costituzione, ma siamo in Italia e dunque ci son volute 48 ore. C'era qualche giudice costituzionale (6 su 15, si dice) che la pensava diversamente. Per fortuna è rimasto in minoranza. Berlusconi ritorna al suo status naturale, quello di imputato. E forse il presidente Napolitano rifletterà su quella firma in calce a una legge incostituzionale, una delle tante. E' bello avere un giornale libero per poterlo scrivere. E' bello sapere che abbiamo almeno un'istituzione di garanzia che non si è ancora venduta all'Utilizzatore finale.

http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578

Giustizia è fatta!

Legge 23 luglio 2008, n. 124 (c.d. “Lodo Alfano”)


La Corte costituzionale, giudicando sulle questioni di legittimità costituzionale poste con le ordinanze n. 397/08 e n. 398/08 del Tribunale di Milano e n. 9/09 del GIP del Tribunale di Roma ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 1 della legge 23 luglio 2008, n. 124 per violazione degli articoli 3 e 138 della Costituzione.
Ha altresì dichiarato inammissibili le questioni di legittimità costituzionale della stessa disposizione proposte dal GIP del Tribunale di Roma.


dal Palazzo della Consulta,7 ottobre 2009




http://www.ansa.it/documents/1254938932408_LodoAlfano.doc

Copiatelo e conservatelo, è un documento che passerà alla storia: il giorno in cui l'Italia denigrata, offesa, vilipesa, si ribellò, facendo leva sulla Costituzione!

Buona notte, e che sia tra le più belle e significative.

Una battaglia vinta a tavolino, avvalendosi solo della legge, con intelligenza.

Giustizia è fatta, almeno stavolta.