martedì 14 aprile 2015

NON SOLO CROMOPUNTURA.

Come depurare il tuo fegato con questi 5 semplici, ma potenti rimedi naturali.


Per capire in maniera semplice e chiara il ruolo del nostro fegato all’interno dell’organismo dobbiamo immaginarlo come una sorta di netturbino: cioè ripulisce il nostro corpo da tutte quelle tossine dannose per il corretto funzionamento degli organi interni.
Una dieta sempre più squilibrata, l’inquinamento dell’ambiente esterno e la crescente dipendenza da prodotti tossici per la cura personale sono alcuni tra i principali fattori che mettono a serio rischio la salute di questo preziosissimo organo.

Diventa perciò fondamentale sapere come depurare a fondo ed efficacemente il nostro fegato, e soprattutto saperlo fare in modo del tutto naturale e non invasivo.
Sostanzialmente il fegato ha il compito di purificare il sangue rimuovendo tutte le sostanze tossiche immesse tramite il cibo, la respirazione o il contatto diretto col nostro corpo.
“I migliaia di sistemi enzimatici responsabili di ogni attività del nostro corpo sono costruiti proprio dal fegato”, spiega il Dott. Karl Maret. “Il corretto funzionamento di occhi, cuore, cervello, gonadi, articolazioni e reni dipendono tutti da una buona attività del fegato.!
Qualsiasi alterazione che intaccasse anche solo uno di questi sistemi enzimatici, comporterebbe un danno nelle funzioni generali dell’organismo e un conseguente maggiore stress metabolico sull’individuo.”

Come depurare il tuo fegato

Quindi come prenderci cura di questo importantissimo organo? Spesso le soluzioni sono a portata di mano, come in cucina e nel frigo…senza la necessità di correre alla più vicina farmacia, che di danni al nostro fegato ne ha già fatti abbastanza..
acqua limone

Acqua calda e limone.

Bere un bicchiere d’acqua calda col limone ogni mattina è un ottimo modo per disintossicare il nostro fegato. Non si tratta di bere della limonata, perciò è severamente vietato aggiungerci dello zucchero o altro. Soltanto della buona acqua e un sano e fresco limone appena spremuto. Alcuni esperti, come A.F. Beddoe (l’autore del libro “Biological Ionization as Applied to Human Nutrition), credono fortemente che il fegato produca enzimi in quantità più elevata in risposta all’assunzione di acqua e limone rispetto a qualsiasi altro alimento.

Garlic

Aglio.

Prendi uno spicchio d’aglio, taglialo a fette sottilissime e aggiungilo nelle tue insalate. L’aglio contiene composti solforati, che hanno come pregio quello di attivare i processi enzimatici nel fegato. Tra questi composti spiccano l’allucina e il selenio, dei veri e propri protettori del nostro organo.
avocado

Avocado.

Questo straordinario frutto tropicale non smette mai di stupirci! Come se non bastava, ecco un altro motivo per cui dovrai aggiungere questo frutto nella tua dieta: un recente studio giapponese ha scoperto che l’avocado contiene dei composti in grado di proteggere il fegato da gravi traumi. Confrontato con altri 21 tipi di frutta, l’avocado è risultato il più promettente nel proteggere il fegato dalla galattosamina, una potentissima tossina responsabile dell’insorgenza di epatiti, cirrosi e tumori.
coriandolo

Coriandolo.

Un’erba molto versatile che può essere aggiunta a qualsiasi piatto, come insalate e frullati. Questa erba può aiutare a rimuovere i metalli pesanti dal nostro corpo, alleggerendo così il compito del fegato.
Gelbwurz / Curry

Curcuma.

Un’altra potente spezia con una lunga lista di benefici. La curcuma, non solo protegge il fegato, ma favorisce anche la rigenerazione delle cellule epatiche. Inoltre, aumenta la produzione naturale di bile e aiuta a mantenere il corpo privo di tossine.
Prenditi cura del tuo fegato mantenendo una purificazione costante, e ricorda che il miglior modo per mantenere i tuoi organi in salute è quello di una vita sana ed equilibrata.

IL DIRITTO AL DELIRIO di Eduardo Galeano




Lo stato al servizio di chi?



Questa foto fu scattata lo scorso agosto da un pendolare ragusano che attraversava regolarmente l'autostrada Pa-Ct. 
La foto mostra come il pilastro non poggia a terra nella maniera corretta. 
La risposta dell'Anas al cittadino ed utente fu: «Tutto sotto controllo». 
La situazione era talmente sotto controllo che a distanza di trenta chilometri, sulla stessa autostrada, il crollo di un pilone ha reso inagibile tutta la rete viaria, impedendo i collegamenti tra le varie parti della Sicilia. 
Il trasporto nell'isola è già una tragedia. 
I treni sono lentissimi, le autostrade, come dimostra questa vicenda, veramente inadeguate. I cittadini, per giungere al posto di lavoro sono costretti a muoversi con ore ed ore di anticipo. 
Tutto questo non è degno di un paese che si consideri civile. 
Le infrastrutture sono onere dello stato, non può il cittadino costruirsi il suo piccolo pezzo di autostrada o di aeroporto o di ferrovia. 
I progetti per le infrastrutture da qui al 2020 presentati da questo governo sono 71 e, tranne un paio di poco rilievo, sono tutti al nord. 
Questa situazione è intollerabile (FDP)

https://www.facebook.com/o.Briganti.o/photos/a.343387678947.152760.302334778947/10153190192498948/?type=1&theater

Crolliamo. - Rita Pani

(Ansa)

Autostrada Palermo-Catania, cede pilone. La Sicilia divisa a metà

Terremoto all’ANAS, è il titolo “azzeccatissimo” di un giornale. 
Si dimette il Lupo Mannaro, ultimo boiardo dello stato, dopo i crolli degli ultimi giorni, che il viadotto della Salerno Reggio Calabria, che aveva portato con sé la vita di un ragazzo, non aveva fatto troppa notizia.
Il crollo in Sicilia o in Sardegna, non è certo causa del terremoto che ha fatto crollare i vertici dell’ente. Nemmeno lo scempio della bufala del ponte sullo Stretto, che passerà alla storia – forse – come la mega tangente pagata direttamente dallo Stato alla mafia, senza vergogna e senza mistero, aveva potuto tanto.
È stata solo sfortuna. Se i crolli non si fossero susseguiti a così breve distanza, non sarebbe accaduto nulla. Chissà quante strade sono interrotte per lo stesso motivo in Italia, chiuse dalle transenne, intasate dal traffico delle corsie uniche, nascoste agli occhi di chi non è obbligato a passarci per forza.
Chissà quante strade ancora crolleranno, grazie alla mirabile opera di uno stato in cui tangenti e corruzioni sono le uniche leggi mai scritte e sempre applicate. Con la speranza, sempre, che vengano giù per la pioggia, o per una frana, e non perché incapaci di sopportare il normale traffico di un esodo estivo o pasquale.
Inutile chiedersi se qualcuno finirà in galera. Lo sappiamo come va. E potrei affermare, senza timore di smentita, che prima o poi il nome del presidente risalterà fuori a capo di un altro ente, uno di quelli ormai rinomati, che costruiscono case di cartongesso, ponti di spazzatura, gallerie riempite di rifiuti tossici. O uno di quelli – che il destino è beffardo e si diverte – che magari dovrà andare a sanare l’emergenza creata dalla sua stessa colpevole incuria.
Le disgrazie italiane non sono mai misteri, sappiamo tutti da dove sono originate, e non c’è giustizia divina che tenga, perché son certa che il responsabile, su quelle strade che oggi noi che dobbiamo percorrere obbligatoriamente, non ci passeranno mai. Al massimo le han viste durante una delle numerosissime cerimonie pre elettorali, di inaugurazioni fasulle.
Ma è bene ricordare, credo, che ogni risparmio ottenuto utilizzando materiali scadenti o in maniera minore di quanto necessario, non era data dall’esigenza di risparmiare laddove possibile, ma per garantire un maggiore guadagno dei tangentisti, malfattori e criminali.
Intanto oltre alle strade, crollano anche le scuole appena ristrutturate con un poco di cemento e qualche sputo, e c’è da dire che per fortuna, dei mille mila miliardi di euro promessi dal buffone delle “slide” per l’edilizia scolastica, nelle casse dei malfattori arriveranno solo 784 milioni. In fondo meglio così. Forse ne crolleranno meno, e si pagheranno meno tangenti.
Ma ora c’è speranza: il nuovo ministro ha annunciato lo stop “delle grandi opere” senza controllo. Basta emergenze. Basta cambi in corso d’opera. Più trasparenza. Che a guardar le strade che percorro io, quando mi vien voglia d’andare al mare, mi fa pensar tanto alla moglie gelosa che per non essere tradita, taglia i testicoli al marito.
Alla fine il problema è che loro per spostarsi han l’elicottero, io se vorrò andare a Salerno, mi sa che ci andrò in nave.

Rita Pani (APOLIDE)