mercoledì 26 maggio 2010

Legambiente: ''Ecco alcune telefonate delle Ecomafie''


25 maggio 2010
Roma.
I grandi scandali ambientali, dal cemento impoverito, alle navi dei veleni e altri traffici di rifiuti, «sono stati svelati da intercettazioni telefoniche.

Depotenziare questo strumento d'indagine significa fare un immenso regalo alle ecomafie». Sebastiano Venneri, vicepresidente di Legambiente e responsabile dell'Osservatorio Ambiente e Legalità, commenta così il disegno di legge sulle intercettazioni la cui discussione in Aula al Senato è stata fissata al 31 maggio.

E proprio oggi Legambiente ricorda e diffonde i contenuti, «per fare solo qualche esempio», della intercettazione del dialogo tra due boss, in merito a rifiuti tossici scaricati in mare, contenuta negli atti delle inchieste della Direzione Investigativa Antimafia: «Basta essere furbi, aspettare delle giornate di mare giusto, e chi vuoi che se ne accorga? - E il mare? - Ma sai quanto ce ne fottiamo del mare? Pensa ai soldi, che con quelli il mare andiamo a trovarcelo da un'altra parte…»..

Ma non solo. Legambiente ricorda anche l'inchiesta 'Arcà, della Dda di Reggio Calabria sui lavori della Salerno-Reggio Calabria, e riferisce i contenuti di un'intercettazione «in cui uno dei tecnici intercettati dai magistrati, alla richiesta di un operaio che prospetta aumenti di costi in un cantiere, risponde: 'No, no, no, mettigli mondezza, mettigli porcherie, tutto quanto...'».

E più avanti, continua Legambiente, «nell'intercettazione si sente ancora: 'Là stanno proseguendo, dovrebbero essere a buon punto, perchè ieri ho fatto il conto e hanno portato circa 800 metri cubi solo ieri. Di mondezzà».

E ancora. Legambiente ricorda infatti anche altre intercettazioni che vedono al centro esponenti delle ecomafie. «Sempre in provincia di Reggio Calabria, durante la costruzione della scuola pubblica Euclide di Bova Marina, viene intercettata -riferisce l'associazione ambientalista- la conversazione tra il boss del reggino Salvo Corsaro e il suo compare Terenzio D'Aguì: 'Metti meno cemento e più sabbià raccomanda il primo.

E -aggiunge Legambiente- quando l'altro protesta per l'imbroglio, lo fa solo perchè con troppa sabbia metterebbe a rischio non la vita degli scolari, ma la pompa idraulica: 'A 200 chilogrammi non lo pompa, e che meno di 250 chilogrammi non lo può pompare perchè altrimenti rischia di bruciare una pompa del valore di 300 mila euro per gettare il cemento a 200 chilogrammì».

«Proprio grazie a intercettazioni come queste -afferma Legambiente- sono stati scoperti traffici e reti di illegalità e portate avanti indagini importanti». Ecco perchè Legambiente «si appella ai parlamentari e a tutte le forze politiche affinchè venga salvaguardata la possibilità di intercettare, per non compromettere la possibilità d'azione della giustizia, per la tutela del bene comune e contro le ecomafie».

Adnkronos

Porto abusivo di faccia - Marco Travaglio



da Il Fatto Quotidiano, 25 maggio 2010


Sostiene Scodinzolini che il problema del Tg1 erano Maria Luisa Busi e Tiziana Ferrario, che “accompagnano le notizie con la mimica facciale e danno giudizi indiretti: questa è positiva, questa è negativa”. Ma ora il problema è risolto: la Ferrario l’ha rimossa lui e la Busi si è rimossa da sola. Resta Attilio Romita, quello che non ha mimica facciale nel senso che ride sempre, a prescindere, senza sapere perché, sia che annunci uno sterminio di massa, sia che informi di una manovra finanziaria da 25 miliardi, tuttovabenmadamalamarchesa. È come Calderoli: talmente giulivo di stare dove sta e mai avrebbe immaginato di stare che non riesce a trattenere la gioia incontenibile. Restano da chiarire un paio di punti. Primo: come facevano la Busi e la Ferrario ad “accompagnare le notizie con la mimica facciale”, visto che il Tg1 non dà notizie?

Per raccontare il caso, anzi la casa di Scajola, la
Telepravda scodinzolina ha impiegato una settimana, il tempo di accertare che Sciaboletta fosse stato scaricato dal premier padrone, cioè politicamente morto: a quel punto, quando ormai i giornali di tutto il mondo avevano raccontato tutto, è arrivato anche il primo tg d’Italia, raccontando con tutte le cautele del caso che il ministro delle Attività produttive aveva scoperto che qualcuno gli aveva pagato la casa a sua insaputa e, per poterlo scovare e punire in tutta calma, si era dimesso. Nell’attesa, ammazzava il tempo con notizione del tipo: “Meglio dimagrire in fretta che un po’ per volta”, “Aspirapolvere miracoloso venduto porta a porta” (ma Vespa non c’entra), “Si chiama Pedibus, è un sistema per accompagnare i bimbi a scuola senza autobus”, “Sembrano vere, in realtà sono finte mucche d’autore”, “Che fine ha fatto la primavera?” (non ci sono più le mezze stagioni), “Si torna a parlare del coccodrillo del lago di Falciano”, “L’abbronzatura artificiale può dare dipendenza?”, “Anche le corde vocali invecchiano: per tenerle in forma, secondo gli esperti, cantare è uno dei messi più sicuri e va ancora meglio se si canta sotto la doccia”, “Arriva lo scanner per la scarpa su misura”, “Si chiama lyng down, consiste nello stendersi a pancia in giù nei posti più strani”, “Allarme obesità a Mosca” (a Palermo invece il problema è il traffico), “Chi non si è imbattuto nello stress del parcheggio in doppia fila?”, “È ora di cena, perché non parlare della pasta?”, “Gli stivali di gomma, un accessorio sempre più diffuso”, “Inventate le mutande anti-scippo”, “Allarme per la medusa quadrata”, “Del maiale non si butta via niente: la sagra del settore espone un cotechino da record”, “Un autista britannico è allergico alla moglie”, “Arrivano i corsi per maggiordomi” (tenuti alternativamente da Minzolini e da Vespa) e infine, a grande richiesta, “Tutti i segreti del peperoncino”.

Quando poi la notizia arriva a tradimento, provvedono le tecnologie a
neutralizzarla. L’altroieri l’attore Elio Germano ha dedicato la Palma di Cannes “all’Italia, ma non ai suoi politici”. Il prode Vincenzo Mollica giura di aver inserito la frase nel suo servizio, ma purtroppo è sparita a causa di uno spiacevole “guasto tecnico”. Dicesi guasto tecnico il simpatico aggeggio inserito nelle attrezzature di montaggio per depurare i servizi da malaugurate critiche ai politici. Alle parole “contro” e “politici”, scatta automatico il taglio. Brevettato da Scondinzolini, il marchingegno ci è già stato richiesto dal governo russo dell’amico Putin, da quello bielorusso dell’amico Lukashenko e da quello libico dell’amico Gheddafi. Secondo e ultimo punto: abolita la mimica facciale davvero sgradevole delle Busi e delle Ferrario, che si fa per la mimica facciale di Minzolingua? Beneficia forse di una speciale dispensa dei vertici Rai? Se è vero che, come diceva Dostoevskij, dopo i 40 ciascuno è responsabile della faccia che ha, urge bollino rosso per segnalare alle famiglie la presenza della faccia di Minzo in fascia protetta, perché possano portare tempestivamente in salvo i minori.
(Vignetta di Bertolotti e De Pirro)

Segnalazioni

Parlamento europeo pulito - La mobilitazione comincia a sortire i primi effetti (dal blog di Andrea d'Ambra)

Mercoledì 26 maggio, Pisa, ore 17.30 - Marco Travaglio presenta il suo ultimo libro Ad Personam (edizioni Chiarelettere) c/o stazione Leopolda, piazza Francesco Domenico Guerrazzi

http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/2010/05/25/porto_abusivo_di_faccia.html


Uniti contro il bavaglio


Da destra a sinistra, l'informazione italiana d'accordo sul no al disegno di legge sulle intercettazioni che limita il diritto dei cittadini ad essere informati