domenica 20 maggio 2018

UN PARTITO ALLO SBANDO. - Andrea Carugati per www.lastampa.it



UN PARTITO ALLO SBANDO - VIDEO: FISCHI E URLA ALL'ASSEMBLEA PD. ALL'ULTIMO SECONDO CAMBIA L'ORDINE DEL GIORNO, NIENTE PIÙ VOTO SUL SEGRETARIO, MA UNA ''DISCUSSIONE SULL'ATTUALITÀ''. MA CHE È, LA DOMANDA A PIACERE? IL TEMA DI CULTURA GENERALE? A CHE SERVE CONVOCARE CENTINAIA DI PERSONE ALL'ERGIFE DI ROMA PER NON FARE UNA CIPPA?

Caos calmo all’assemblea nazionale del Pd all’Hotel Ergife di Roma. Caos perché sono volati fischi, quando il presidente Matteo Orfini ha annunciato la proposta di cambiare l’ordine del giorno: non più elezione del nuovo segretario, ma discussione sull’attualità, e cioè la nascita del governo Lega-M5s. Calmo perché alla fine è successo quello che i renziani chiedevano da venerdì: rinviare le decisioni calde a una prossima assemblea. 

ASSEMBLEA NAZIONALE PD












La riunione è iniziata a mezzogiorno, con due ore di ritardo, dopo una mattinata di frenetiche trattative e raccolte firme tra i renziani e i ribelli di Andrea Orlando, Dario Franceschini, Maurizio Martina e Michele Emiliano. Alla fine Martina e Franceschini hanno deciso di accettare la proposta dei renziani, e di cambiare l’ordine del giorno. In cambio, Renzi ha lasciato la scena al reggente, rinunciando ad aprire la riunione. Al momento del voto, però, i delegati di Orlando e Emiliano hanno votato no. Risultato: 397 sì, 221 no e 6 astenuti. La conta c’è stata, seppur solo sull’inversione dell’ordine del giorno.  

Andrea Orlando e anche Luigi Zanda hanno votato contro. Così come altri delegati dell’area Franceschini che non hanno rispettato l’ordine di scuderia. E l’area renziana è arrivata al 57% dei 700 presenti, un netto calo rispetto al 70% di un anno fa, sostengono gli antirenziani. Di fatto però l’obiettivo di non eleggere un nuovo segretario è stato centrato da Renzi. In cambio Orfini ha ribadito all’assemblea che le dimissioni dell’ex segretario sono “irrevocabili”.

ASSEMBLEA NAZIONALE PD

























Formule e bizantinismi che danno l’idea della fatica del Pd a superare la stagione renziana. Anche per le divisioni e i tentennamenti del composito fronte dei ribelli. I numeri contano: prima di arrivare alle votazioni ufficiali le varie anime dem avevano fatto partire delle raccolte firme informali, con i renziani che erano arrivati intorno a 400 voti. Numeri che avrebbero fatto passare la richiesta di indire subito il congresso, cancellando Martina e passando tutti i poteri fino alle primarie al presidente Orfini.

 “Chiedo di poter lavorare insieme a tutti voi per portare in maniera unitaria, forte, il Pd al congresso, senza la fatica dei detti e non detti che hanno generato ambiguità”, ha detto Martina nella sua relazione. “Non ho l’arroganza di fare questo lavoro da solo. Ma se tocca a me, anche se per poche settimane, tocca a me”. E ancora: “Non credo che il Pd debba essere superato, che si debba andare oltre o indietro. Chiedo in un nuovo centrosinistra alternativo a Lega e M5s e alternativo a Forza Italia”. Su questo ultimo passaggio, il no a Berlusconi, dai delegati più a sinistra è arrivata una ovazione. Dagli stessi banchi sulla sinistra della sala alla fine è arrivato un coro “Segretario, segretario”, rivolto a Martina. 


ORFINI MARCUCCI MARTINA DELRIO













Gelo nelle prime file, con tutto lo stato maggiore del partito, a partire da Renzi. Accanto alle critiche al contratto di governo Lega-M5s, Martina infatti ha criticato la formazione delle liste Pd. “Abbiamo sbagliato sulla formazione delle liste. Mettiamo a fuoco il problema per evitare di tornare a commettere quegli errori. Diciamolo”. E ancora: “Abbiamo perso male, abbiamo sbagliato noi, io penso che ci sia mancato il contatto con il bisogno. Abbiamo pensato che la crescita portasse con sé più uguaglianza, e invece no, la forbice delle disuguaglianze si allargava”.

ORFINIORFINI











“Tutto questo - ha detto il reggente - non smarrisce l’importanza dell’impegno di tutti noi, dei nostri governi, le tante cose buone vanno rivendicate”. Parole, quelle sulla sconfitta e sulle liste Pd, che hanno acuito le distanze tra Martina i renziani. Tanto che alla fine solo Orlando e Francesco Boccia hanno lodato la relazione. E chiesto un voto finale. Ma i renziani meditano di far mancare il numero legale, per far mancare a Martina l’incoronazione a segretario. Intanto, per il pranzo Gentiloni e il suo predecessore a palazzo Chigi hanno lasciato l’Ergife.  



http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/partito-sbando-video-fischi-urla-all-39-assemblea-pd-174153.htm

QUANDO ''L'UNITÀ'' SULL'ORLO DEL CRAC FIRMAVA SUPERCONTRATTI AGLI AMICI DI RENZI . - Giacomo Amadori per ''La Verità''



QUANDO ''L'UNITÀ'' SULL'ORLO DEL CRAC FIRMAVA SUPERCONTRATTI AGLI AMICI DI RENZI - NON C'È SOLO IL 'PAPARAZZO UFFICIALE' DI CASA RENZI, TIBERIO BARCHIELLI, QUELLO CHE PUBBLICAVA I FINTI RUBATI DELL'EX PREMIER CON LA MOGLIE AGNESE E LA BOSCHI CON LA CELLULITE PHOTOSHOPPATA. ANCHE ANGELO DI CESARE, PER 20 ANNI SOCIO DI TIZIANO RENZI, CON UNA CONSULENZA DA 120MILA EURO L'ANNO...

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Tiberio Barchielli

L' Unità era cosa loro. La famiglia Renzi, quando il Pd tentò di far ripartire il quotidiano fondato da Antonio Gramsci, trattò il giornale come se fosse Il Reporter, il piccolo settimanale fiorentino gratuito utilizzato per sponsorizzare la scalata di Matteo a Palazzo Vecchio. È quello che emerge dalle pastoie giudiziarie in cui è impantanata da mesi l' Unità. Infatti tra i creditori che hanno fatto causa alla società editrice si scopre che c' è anche lo studio associato fiorentino di Carlo Brogi, 53 anni, e Tiberio Barchielli, 60 anni giusti giusti, nato, cresciuto e residente a Rignano sull' Arno, già piccola Atene del renzismo.

I nomi dei titolari dello studio sono messi nero su bianco nel decreto ingiuntivo firmato dal giudice Daniela Francavilla. Si tratta di un' agenzia fotografica fiorentina che era stata ingaggiata nel luglio 2015 per offrire immagini e video al prezzo di 12.500 euro al mese, più Iva. Ma il giornale, che per le foto attingeva all' archivio dell' Ansa, dopo appena due mesi smise di pagare la ditta toscana che per questo ha intentato causa chiedendo il pagamento di 155.550 euro per il mancato pagamento di dieci fatture arretrate. Guido Stefanelli, l' amministratore delegato della società editrice, scuote la testa: «Guardi questa è una storia di una tristezza incredibile».

Non vorrebbe parlarne, ma poi ci concede un paio di dichiarazioni: «Non lo firmai neppure io quel contratto, ma lo siglò il tesoriere del Pd (Francesco Bonifazi, ndr) e adesso (gli ex collaboratori, ndr) stanno tentando di portarci via i mobili». Che in effetti sono stati pignorati nell' agosto scorso.

Ma chi sono Barchielli e Brogi? Due paparazzi che hanno fondato un sito di notizie rosa (Gossip blitz) che pubblica pettegolezzi e bellezze senza veli. Sono soci da oltre 20 anni (parola di Barchielli) e prima dello studio avevano fondato la società Focus Europe. A Firenze sono conosciuti anche per il carattere fumantino e per qualche scazzottata con i colleghi.

maria elena boschi cellulite   MARIA ELENA BOSCHI AL MARE
Maria Elena Boschi cellulite                                        MEB al mare

Nel 2014 Tiberio (secondo gli altri paparazzi, quello tecnicamente meno preparato) ha fatto il colpo della vita ed è stato nominato fotografo ufficiale di Palazzo Chigi, nonostante la legge prevedesse il ricorso agli esterni solo in accertata assenza di «risorse interne». In una trasmissione televisiva il padre di un suo socio disse: «Ha detto a mio figlio che ha avuto lo scoop di culo, e finché c' è Renzi».

Non sappiamo quale sia l' esclusiva che gli ha permesso di svoltare, ma il dato inconfutabile è che sia stato aggregato all' ufficio stampa del governo in qualità di «esperto». Sul sito di Palazzo Chigi figura ancora come titolare di incarico, mentre il suo nome, nella pagina delle retribuzioni (che devono essere obbligatoriamente rese pubbliche), non compare né tra i consulenti in carica, né tra quelli cessati.

Nel 2014, mentre era già al servizio del premier, la sua agenzia vendette servizi a un rotocalco della Mondadori di Silvio Berlusconi con le (finte?) immagini rubate di Renzi mentre bacia complice la moglie Agnese e di Maria Elena Boschi che sfila (senza cellulite) sulla spiaggia di Marina di Massa. «Non mi intendo di questa roba qui, io sono il fotografo di Palazzo Chigi», glissò Barchielli con l' inviato di Michele Santoro che gli mostrava le istantanee, dimentico della sua vera professione.

caro segretario la rubrica di renzi su l unita  caro segretario la rubrica di renzi su l unita
Caro Segretario, la rubrica di Renzi su l'Unità

Ma il paparazzo, come detto, non è stato solo gratificato dalla nomina romana e dalle trasferte in giro per il mondo al seguito dell' ex Rottamatore (lo ha persino immortalato insieme con Barack Obama alla Casa Bianca); oltre a questo la sua agenzia ha firmato un ricco contratto con l' Unità e a ingaggiare il nuovo fornitore sarebbe stato il tesoriere del Pd in persona.

A chiunque vada attribuita la decisione, non sfugge il perfetto sincronismo tra gli incarichi affidati dal Pd a Barchielli e Brogi e l' ascesa di Matteo. Ma i due fotografi, a quanto ci risulta, non avrebbero lasciato servizi memorabili negli archivi dell' organo ufficiale del fu Partito comunista italiano.

Un collaboratore dell' agenzia ricorda di aver fatto un video nel Milanese all' inaugurazione di un ospedale dei proprietari dell' Unità, la famiglia Pessina, e poco altro. In compenso lo Studio associato Toscana ha fatto ricorso alle carte bollate quando dal quotidiano hanno chiuso, senza troppe giustificazioni, i cordoni della borsa. Una scelta che ha portato, come detto, al pignoramento di diversi beni, senza che i vertici del giornale facessero opposizione.

A Firenze, a pochi passi dalla Basilica di Santo Spirito, si trova la sede l' agenzia. Sul citofono è stato grattato via il nome dello studio, forse per sviare gli scocciatori. Carlo Brogi è infastidito dalle domande: «Io creditore? Non me ne occupo mi dispiace, è tutto in mano al commercialista, è una cosa secondaria. Quanto mi devono? Non glielo posso dire».

L' ex direttore dell' Unità Sergio Staino ha ricordi vaghi: «Credo che siano stati contrattualizzati nel 2015 quando il direttore era Erasmo D' Angelis». Quest' ultimo si libera immediatamente del cerino: «Per questa cosa deve parlare con l' editore. Quando sono arrivato all' Unità i contratti erano già stati tutti firmati». È arrivato e si è trovato questi pesi? «Esattamente». Ma al giornale non usavate l' Ansa? «A volte si usava anche l' agenzia (di Barchielli e Brogi, ndr)». Comunque poca roba.

MATTEO RENZI TIZIANO
Matteo e Tiziano Renzi

AMICI DEGLI AMICI
Dai libri contabili dell' Unità spunta anche un altro sostanzioso contratto, quello firmato con Angelo Di Cesare, ex responsabile della distribuzione del gruppo Messaggero. Il manager ha collaborato per quasi vent' anni con Tiziano Renzi, dagli anni Novanta impegnato nel settore dei quotidiani, e nel 2017 i due sono diventati soci della Mpo di Catania, rinominata nel 2018 Vip, acronimo di Very important products, con trasferimento della sede legale in provincia di Pisa: il 97 per cento appartiene alla Eventi 6 della famiglia Renzi, il 3 a Di Cesare.

ERASMO DANGELIS
Erasmo Dangelis

A quest' ultimo, fortemente sponsorizzato da babbo Tiziano, l' Unità offrì una consulenza da 120.000 euro annui. Il contratto, datato 22 luglio 2015, parte giustificando l' ingente spesa: «Il consulente ha maturato una significativa esperienza nel settore editoriale così come comprovato dal suo curriculum vitae», si legge. Quindi l' attività dell' esperto viene descritta in ben sette punti, con particolare riferimento ai compiti di ricerca e implementazione delle reti distributive. La realtà è che per la casa editrice la diffusione è rimasta una questione del tutto marginale, visto che nel 2015 il quotidiano crollò sotto le 10.000 copie al giorno, dimezzando le vendite del 2013.

Ma se l' opera di Di Cesare non si rivelò indispensabile, dagli uffici dell' azienda ci informano che la sua professionalità non è in discussione e che si segnalò con tutti per l' affabilità dei modi. Resta in dubbio l' opportunità di un mandato così lautamente ricompensato.

Infatti, da lì a poco, l' Unità colò a picco con il suo carico di consulenti e collaboratori piazzati dai piddini e dai loro familiari, come in un vero assalto alla diligenza.

Gelso bianco: cura il diabete, fa perdere peso, allevia mal di testa e infiammazioni.

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Originario della Cina, e introdotto in Europa nel quindicesimo secolo, il gelso bianco appartiene alla famiglia delle Moracee e viene coltivato sopratutto in Italia e Spagna. Sia il frutto che le foglie di questa pianta vengono usati nella medicina tradizionale cinese da secoli: hanno un sapore agrodolce, e sono ricchi di acido malico e citrico, caroteni e vitamina C.

L’albero viene coltivato per il suo legno, mentre il frutto viene usato principalmente per alimentare i bachi da seta. Ma in pochi sanno che è possibile usare le sue bacche per trattare numerose patologie, che includono ipertensione, colesterolo alto e diabete. Altri benefici di questa pianta includono il trattamento dell’invecchiamento precoce, la perdita dei capelli e le vertigini.

Il gelso bianco contiene composti che inibiscono il metabolismo dello zucchero nel tratto digestivo, facendolo assorbire più lentamente nel flusso sanguigno. E’ ricco di vari acidi organici e vitamine, ma anche fibra dietetica, beta-carotene, pectina e resine. Contiene inoltre vari antiossidanti ed è utile per trattare febbre, infiammazione, mal di testa, tosse e diarrea.

Se accompagnato ad una dieta sana, il consumo di gelso bianco ci aiuta a mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo.

Uno studio realizzato dall’Università del Texas (Stati Uniti), ha dimostrato che il gelso bianco, ricco di resveratrolo, può essere utile nella lotta contro il cancro e malattie del cuore.

Il gelso bianco regola i livelli di zucchero nel sangue, e grazie a questa eccellente proprietà evita il rischio di soffrire di diabete e obesità.

http://www.rimedio-naturale.it/tutti-benefici-del-gelso-bianco.html

Chi ha paura del buio? - Matteo Miluzio.

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

Si potrebbe rispondere in tanti modi a coloro che blaterano sproloqui circa l'inutilità della ricerca astronomica e spaziale.

Io sono stufo di spendere parole inutilmente, quindi mostro risultati concreti come questa immagine che non è di un pianeta ma di un legamento umano all'interno di un ginocchio la cui nitidezza è stata raggiunta proprio grazie ad... Hubble!

Tempo fa vi parlai di come la tecnologia all'avanguardia utilizzata per migliorare le immagini di Hubble abbia aiutato ad effettuare diagnosi molto più tempestive del cancro al seno. 

Non solo: se adesso gli esami artroscopici sono meno invasivi un gran merito lo ha proprio Hubble! Proprio quelle tecniche di miglioramento delle immagini hanno aiutato i medici a ottenere migliori diagnosi durante la chirurgia artroscopica (l'esame visivo e il trattamento di un articolazione come il ginocchio o la spalla).

Come sapete, le prime immagini di Hubble erano totalmente sfocate a causa del fatto che lo specchio primario era stato levigato eccessivamente e risultava appiattito di 2 millesimi di millimetro di troppo. Più o meno un cinquantesimo dello spessore di un foglio di carta, ma abbastanza per far rimbalzare la luce incidente leggermente fuori fuoco. Si svilupparono così, prima della sua riparazione, varie tecniche per cercare di migliorare la gamma dinamica e la risoluzione spaziale delle immagini inizialmente sfocate di Hubble.

Gli algoritmi di elaborazione delle immagini della NASA sono stati applicati per migliorare le visualizzazioni trasmesse da un microendoscopio, uno strumento che consente ai chirurghi di vedere cosa sta accadendo all'interno del corpo in tempo reale. Il microendoscopio richiede solo l'anestesia locale e consente al paziente di essere vigile durante un esame. Ottenere immagini chiare da un microendoscopio elimina la necessità di una procedura più invasiva che potrebbe aggiungere tempo, costi e disagio enorme per il paziente.

Questo è uno dei tanti, tantissimi, infiniti esempi di come la ricerca spaziale possa migliorare la vita di TUTTI noi. Anche quando, apparentemente, un progetto sembra non avere i risultati sperati, anche da un presunto fallimento le ricadute sulla vita quotidiana degli esseri umani sono enormi.

La ricerca spaziale è vita, nel senso letterale della parola.

Credits: Zimmer Biomet
Fonte: https://www.nasa.gov/feature/goddard/image-enhancement-aids-arthroscopic-surgery